Lettera a Giulia: «il tuo spirito è qui che sorride»

Anno scolastico 2023/2024

Contro i femminicidi - Il messaggio a Giulia Cecchettin dei ragazzi della classe 3C della scuola di Rovellasca

Presentazione

Durata

dal 1 Settembre 2023 al 31 Agosto 2024

Descrizione del progetto

Cara Giulia,

sappiamo che ormai, per colpa di un ragazzo, di cui ci vergogniamo di dire il nome, non potrai più leggere questa lettera che non dedichiamo solo a te, ma a tutte le donne che sono vittime di questi episodi così inaccettabili e indescrivibili. E pensare al modo in cui sei stata lasciata sola a combattere contro la morte, proprio dalla persona che fino al giorno prima diceva di amarti e ti ha gettata via come fossi spazzatura, è veramente orribile e inconcepibile.

Non eravamo lì con te e sarebbe stato meglio che non ci fossi stata nemmeno tu o chiunque altro; non possiamo e non osiamo immaginare cosa avremmo provato in quel momento fatale per te che ha spento il tuo cuore.

La parola Amore non la conosce più nessuno per davvero e non dovrebbe nemmeno essere riconosciuta o definita. L’Amore si capisce, si vede quando c’è Amore, cambia infatti da individuo a individuo e quando c’è se ne è consapevoli. E ciò non vuol dire che se per me Amore è violenza è così e basta….no…non vuol dire questo! O se per me Amore significa avere qualcuno in pugno, è così e basta…no…quello è possesso!!! Lui non ti amava, ti voleva e basta. Ma tu eri innamorata di lui e quando siamo innamorate, non distinguiamo più la magia dalla realtà. Scambiamo tutto per amore, mentre l’amore con la violenza non c’entra nulla, ma nulla. L’amore non deve farti soffrire, deve farti sentire al settimo cielo. Quando siamo innamorati abbiamo le farfalle nello stomaco in ogni momento, abbiamo quella sensazione di elettricità pazzesca, siamo nervose, siamo felici, molto felici e soprattutto quando c’è dell’amore si sta bene insieme.

Ma tu non stavi bene con Filippo, lui ti spaventava, ti trattava male, lui ti usava come se fossi un giocattolo

Non sappiamo, al giorno d’oggi, se è un pregio o un difetto essere donna; quando una ragazza non può fidarsi della persona di cui si è innamorata e capisce che l’altro cerca di possederla senza

pudore e di considerarla inferiore togliendole l’unicità, sta privandola della libertà di avere la mente aperta e spensierata che è lecito desiderare a quell’età.

Ma giustamente, non dobbiamo colpevolizzare tutti gli uomini, perché non tutti sono così. Le colpe non sono da attribuire solamente all’aggressore ma anche ai genitori che non insegnano il rispetto e viziano tanto i figli da non dire mai un “no”. Filippo non ha distrutto una vita, ma ben 5… Ma lui ha fatto ben altro oltre che ad aver ucciso: lui ha fatto sì che ora tutti parlano dei “femminicidi”… ora questo argomento si prende con più serietà.

Il femminicidio non è nelle mani delle donne bensì in quella dei maschi; noi non facciamo la differenza, ma un uomo degno di essere chiamato così sì.

Ma tutto ciò porta ad un’unica domanda: “Perché uccidere la donna?” Colei che vi ha donato la vita, colei che vi ha portati nel grembo, lei che vi ha insegnato a camminare, con la quale avete detto la vostra prima parola, colei che vi ha cresciuti, con la quale avete più ricordi. È grazie alla donna se siete al mondo. Molte volte pensiamo che l’essere umano sia peggiore di tutte le specie animali perché solo l’uomo riesce a fare del male a scopo di far soffrire.

Frasi profonde di due donne che fanno pensare sono: «Ogni volta che una donna lotta per se stessa lotta per tutte» di Maya Angelou” e «Ogni donna merita un uomo che le rovini il rossetto ma non il mascara». Avremmo preferito un finale diverso dove ti saresti salvata. La tua vita se n’è andata ma il tuo spirito è ancora qui che sorride.

Obiettivi

L’omicidio di Giulia Cecchettin, 22 anni, per mano dell’ex fidanzato ha aperto un profondo dibattito in Italia sulla violenza alle donne, oltre che sui femminicidi.

Il delitto dell’universitaria di Padova ha smosso coscienze, animato dibattiti a cui evidentemente non sono rimasti insensibili neppure gli studenti di terza C dell’istituto comprensivo di Rovellasca che con la professoressa Antonella Landini ci hanno inviato una lettera indirizzata proprio a Giulia. Eccola

Partecipanti

Studenti di terza C dell’istituto comprensivo di Rovellasca